Uno strumento di consapevolezza, il movimento

Orientati di Marco Lombardi

Il movimento

Tutti conosciamo oramai l'importanza del movimento o della pratica dell'attività fisica , anche solo per sentito dire; eppure è fondamentale conoscere che cosa s'intende con la parola "movimento" e quando realmente possiamo dire di praticare una vera e propria "attività fisica"; conoscere questi aspetti ci da enormi vantaggi, non solo pratici, in quanto già risaputo che, praticare l'attività fisica ci aiuta a mantenere in salute. Ma attualmente abbiamo dei "freni " culturali, delle credenze o delle idee sociali, che  non ci permettono di integrare l'attività fisica, non come un dovere schiacciante e faticoso o un protocollo fisso, ma una "pratica" che ci aiuta a faticare meno; non solo, è un investimento a lungo termine a tutti gli effetti.

Inoltre va ricordato che c'è una vera differenza tra una sana attività fisica e le "proposte commerciali"; questo lo si comprende solo quando ci si rivolge a veri professionisti, che a loro volta praticano consapevolmente con esperienza e che offrono un servizio che miri al benessere, prima di ogni cosa.

Ma che cosa vogliamo intendere con la parola "movimento"? Non è solo attività fisica fine a se stessa, non è solo potenziamento, non è solo lo sport che ci piace e che ci motiva ma è qualcosa di più "profondo": è conoscenza del proprio corpo e quindi conoscenza di sé.

Viviamo in una società dalla visione frammentata del corpo, tipica della cultura occidentale, secondo cui corpo, mente, spirito e così via dicendo, sono entità separate tra di loro. Pensiamo di "abitare il nostro corpo", ma il corpo non si abita e non è nemmeno nostro, noi siamo il corpo. Quindi se comprendiamo questa differenza di visione rispetto corpo, verrà da sé che attraverso la conoscenza di esso, per mezzo del "movimento consapevole", sarà possibile conoscere se stessi. Aspetti psicologici ed emotivi saranno più chiari e facilmente accessibili, grazie a questo processo di conoscenza.

Uno strumento dalle molte sfaccettature

Quindi quando pensiamo al MOVIMENTO, è importante pensare ad esso come strumento, una specie di "utensile" che non sia utile solo dal punto di vista strettamente pratico, ovvero benessere del corpo e salute, bensì come un "mezzo" utile a crescere, ad evolverci, a migliorare aspetti psicologici ed emotivi. Già perché praticare una qualsiasi disciplina, conoscerla a fondo, utilizzarla nella sua totalità, senza confinarla all'idea che sia fine a se stessa o ad un obiettivo che sta in "superficie" (estetica, appagamento del proprio ego, essere più forte nel senso stretto e via dicendo), ci permette di "accedere" a quelle parti di noi, quel potenziale, quella conoscenza che solo L'ASCOLTO del proprio corpo ti permette di sperimentare.

In poche parole il movimento non è solo corpo e non è nemmeno solo miglioramento psicologico nel senso stretto; è vero, ci sono moltissimi studi che dimostrano quanto l'attività fisica influisca in maniera positiva sul sistema nervoso, sul nostro cervello e su moltissimo aspetti psicologici annessi. Ma il punto è un altro, il movimento dovrebbe essere un qualcosa che ci permetta di migliorare gli aspetti psicologici già esistenti e non una rampa di lancio alternativa a tutte quelle "emozioni tristi" o frustrazioni derivanti dalla stessa mente. Mente che in realtà CI COMUNICA esattamente nel modo in cui scegliamo che ci comunichi. Ritornando al punto precedente, che cosa dovrebbe potenziare il movimento, oltre al corpo? quali aspetti psicologici? quali emotivi?

In sostanza, se sfrutto l'enorme potenziale che l'attività fisica può darmi, potrò accedere a capacità psico-emotive che saranno in grado di permettermi di superare i miei limiti o per lo meno con maggior "facilità", tenacia, resistenza e continuità, rispetto a chi invece non pratica un "movimento consapevole" o a chi non pratica affatto "movimento". Movimento consapevole perché si basa sulla consapevolezza che ogni gesto, ogni movimento, ogni tecnica, ci permette di arrivare ad miglioramento del corpo, attraverso una conoscenza di esso, che a sua volta ci porta a conoscere delle "altre parti di noi", che verranno anch'esse migliorate.

Facciamo un esempio per dare maggiore praticità e comprensione: se eseguo un semplice plank, mettendoci un ascolto consapevole, mi ritorna non solo un miglioramento vero e duraturo, ma mi renderò conto ad esempio, di quanto la mente possa confondermi rispetto alla mia capacità di resistenza alla fatica ad esempio; non solo, anche la mia autostima si potenzia, in quanto prendo coscienza del fatto che sono molto più "forte" di quel che credevo. Tutto questo, ha una valenza anche nella vita esterna, in quanto mi rendo conto che se so scegliere attentamente "la giusta fatica", il corretto stimolo, riuscirò a gestire meglio le situazioni e gli eventi che prima diventavano muri, adesso opportunità di crescita e miglioramento.


Le evidenze scientifiche, cosa dicono?

Secondo l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) viene definita, attività fisica <<qualsiasi movimento prodotto dall'apparato muscolo-scheletrico dove è previsto dispendio energetico>> .  Nel 2020 sono stati revisionati i parametri di attività fisica da somministrare nelle diverse fasce di età:


  • Bambini e adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni, durante la settimana dovrebbero praticare almeno 60 minuti al giorno di attività fisica moderata o intensa; è importante includere includere attività aerobiche e attività di potenziamento muscolare, come esercizi a copro libero o con i pesi.
  • Adulti di età compresa tra i 18 e i 64 anni, dovrebbero dedicare almeno dai 150 ai 300 minuti di attività aerobica moderata, altrimenti tra i 75 e i 150 minuti settimanali di attività aerobica intensa; è consigliato inoltre svolgere attività di rafforzamento muscolare almeno due volte a settimana
  • Anziani di età che over 65, è prevista la stessa pratica della fascia indicata precedentemente; dovrebbero eseguire attività multicomponenti, dove viene migliorato l'equilibrio insieme al rinforzo muscolare a media intensità, per evitare "cadute accidentali".


Altri studi fanno riferimento alla "terapia motoria", facendo riferimento alla capacità dell'attività fisica, nel trattamento di alcuni condizioni psichiatriche e disagi psicologici; ad esempio alcuni disturbi dell'umore (per la maggiore depressione maggiore, anche il disordine affettivo stagionale o condizioni anche più gravi), oppure sintomi depressivi o ansiosi non patologici, tossico dipendenze e altre sindromi da abuso ( gioco d'azzardo ad esempio).

Abbiamo anche una sfilza di benefici di tipo somatico (corpo-fisico) come ad esempio:


  • Aiuta a mantenere il giusto peso: una delle cause sempre più frequenti sono il sovrappeso e in altri casi l'obesità che sono sempre più legati alle quantità o all'equilibrio alimentare da una parte; dall'altra parte invece sono condizioni legate allo scarso o assente movimento, che chiaramente aumentano l'efficienza metabolica.
  • Aiuta a mantenere i parametri di pressione ematica (sangue), regolari: l'ipertensione ad esempio, seppur non un malattia, può aumentare il rischio di insorgenza di malattie legate ad essa; ictus, infarto, ostruzione delle arterie periferiche, insufficienza renale cronica e danni alla retina. Esempi di possibili insorgenze con un aumento della probabilità del 40%, per chi è sedentario o pratica poco movimento.
  • Aiuta a mantenere sano lo stato del miocardio (cuore): l'infarto è in Italia una delle principali cause di morte; si stima che che i casi siano 135.000, di cui 45.000 fatali. Di fatto i recenti studi affermano che ci sia una stretta correlazione tra una riduzione dei casi di cardiopatia ischemica e pratica del movimento intesa come attività fisica regolare.
  • Contribuisce ad abbassare i livelli di colesterolo: il movimento aiuta a mantenere o ad abbassare i livelli di "colesterolo cattivo" o meglio conosciuto come LDL e ad alzare quello "buono" riferendosi all'HDL.
  • Contribuisce ad una sorta di prevenzione rispetto al diabete: il diabete di tipo 2, è una malattia che si sviluppa in età adulta e a sua volta dipende da un "difetto" metabolico, dato dall'insulina che deriva dal pancreas, dando come risultato l'incapacità da parte delle cellule di utilizzare efficacemente gli zuccheri.
  • Migliora la digestione: l'attività fisica accelera lo svuotamento gastrico e normalizza la produzione di acidi, garantendo un "normale" funzionamento del sistema digestivo. Aiuta chi ha problemi di digestione come stipsi, bruciore allo stomaco, sonnolenza, nausea, gastriti ecc.
  • Potenzia il tono muscolare, aumenta le diverse capacità motorie e aumenta alcuni parametri come la forza (lavori con sovraccarichi): postura, gestione dei movimenti del corpo, temperatura corporea, sono alcuni dei parametri che vedono un netto miglioramento dal momento che si pratica attività fisica. La struttura muscolo-scheletrica dipende dall'attività fisica e quindi dagli stimoli dati dal "movimento".
  • Riduce il rischio di cancro: il cancro è una condizione causata da fattori controllabili e altri no (genetica). L'attività fisica è una di quelle condizioni controllabili, in quanto l'attività fisica riduce notevolmente il rischio d'insorgenza del cancro.
  • Rinforzo e aumento della densità ossea: è stato dimostrato che allenamenti a corpo libero o con i sovraccarichi, permette di aumentare la resistenza meccanica delle ossa, attraverso anche ad un aumento della loro densità. Questo si traduce con la diminuzione delle possibilità di rischio di osteoporosi.

Costruire una cultura sul movimento

Quindi i vantaggi del movimento sono tanti, da quelli prettamente legati al corpo e al suo benessere, alla mente e i fattori psicologici, come anche quelli emotivi correlati. Ma l'attività fisica, la pratica di una disciplina non è solo un "fine", ma può diventare "strumento" al servizio della conoscenza di se stessi; tutto questo se si decide di cambiare l'attuale cultura o culto del movimento.

Perché? perché attualmente, al tempo delle tendenze, delle mode e delle diverse "storture", il suo utilizzo nella maggior parte dei casi, è ridotto a banalità e superficialità.   Non solo, altre volte è solo necessità, una pratica obbligatoria per mantenere uno stato di salute.

Sei stressato? ti sfoghi in palestra. Ti senti a disagio con il tuo corpo? corri in palestra spendere tante energie per cambiarlo. Sei arrabbiato? ti sfoghi davanti ad un sacco per "spegnere" quella rabbia. Sei insoddisfatto della tua vita, ma c'è la tua palestra salvarti.

Nulla di sbagliato e va tutto bene finché funziona, finché riesci a focalizzare le tue energie esclusivamente lì, finché dura.

Insomma abbiamo ridotto, nella maggior parte dei casi, l'attività fisica ad un mezzo per appagare il proprio ego o per sopprimere disagi profondi, come la non accettazione di sé e quindi del proprio corpo.

Praticare un movimento consapevole è una forma di amore per se stessi, perché non è schiavo di nulla ma libero. Sono energie che vengono investite per costruire se stessi, e non maschere pesanti da indossare tutti giorni. Non è rifiuto, ma accettazione.

NON sei solo quello che vedi allo specchio, ma tutte le azioni costruttive che fai; uno specchio non dirà mai nulla sul tuo vero valore.

E in Italia, com'è la situazione?

 E in Italia cosa dicono i dati?

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