Nel linguaggio comune quando utilizziamo la parola zucchero e nell'immaginario collettivo, ci riferiamo ad un alimento granulare di colore bianco, utilizzato per dolcificare altri alimenti.
Il comune zucchero è il saccarosio, un disaccaride; spieghiamo meglio questa cosa: lo zucchero da tavola è chiamato saccarosio e appartiene ai disaccaridi (di cui ad esempio il famoso lattosio), così nominati in quanto è un composto organico (glucidi, comunemente chiamati carboidrati) che presenta a livello molecolare, due monosaccaridi (singole molecole) precisamente glucosio e fruttosio.
Si ricava principalmente o dalla canna da zucchero (principalmente situata nell'America centro-meridionale) o dalla barbabietola da zucchero, presente principalmente in Europa.
È importante soffermarsi sui passaggi che riguardano la lavorazione dello zucchero per capire e sapere di più su questo alimento;
Il primo processo riguarda l'estrazione delle "parte dolce", da quelli che sono i vegetali interessati (canna da zucchero e barbabietola). Essa avviene per mezzo di taglio e spremitura, per quanto riguarda le canne da zucchero, ricavando un "sugo". Per quanto riguarda la barbabietola invece, esso non e presente "nel midollo" della canna, ma vengono tagliate (le barbabietole) in quanto lo zucchero è presente nelle cellule del tubero, e viene estratto con acqua per mezzo di processi osmotici. Già nella fase iniziale (senza scendere nei dettagli), si può notare come ci siano tanti passaggi e lavorazioni; quando si parla di alimenti processati o super processati, si riferisce proprio ad alimenti che subiscono tanti processi di trasformazione, modificando un a gran parte delle loro proprietà e quindi caratteristiche iniziali.
Il secondo processo riguarda la sua depurazione e concentrazione; che sia zucchero pervenuto da quello di canna o dalla barbabietola, viene depurato per mezzo del latte di calce ad altissime temperature insieme a calce viva. Questo processo alcalino ad alte temperature, disgrega vitamine, proteine e enzimi con conseguente precipitazione dei sali di calcio. Successivamente viene trattato con anidride carbonica per eliminare la calce in eccesso, ottenendo lo zucchero grezzo, di colore bruno/marrone in cristalli solidi.
Il terzo passaggio prevede il trattamento di acido solforico e carbone animale, per filtrarlo, mentre con un derivato del catrame (E130) si ottiene la colorazione bianca classica.